Dopo le panelle e i vari tipi di arancini, ecco un altro grande classico dello ‘street food’ siciliano: le sarde fritte. Sarde fritte, e non alici come si usa a Roma: sono sempre un pesce azzurro, ma più grosse rispetto alle alici, più carnose, e con un sapore un po’ più forte. Servitele come aperitivo nelle sere estive insieme a un bicchiere di vino bianco fruttato fresco, o a delle bollicine. Non ne avanzerà neanche una.
Ingredienti per 4 persone:
- 600 grammi di sarde fresche
- semola quanto basta
- sale quanto basta
- olio di semi di arachide per friggere quanto basta
Pulire le sarde: togliere la testa, aprire la sarda a libro e asportare le interiora, la lisca interna e la piccola lisca sulla schiena. Lavare tutto il pesce e metterlo sulla carta assorbente, tamponando bene finché non sarà asciutto.
Mettere in un piatto abbondante semola di grano duro, salare (non troppo) e passarvi una per una le sarde premendo bene in modo che vengano ben ricoperte dalla semola da entrambi i lati.
Scaldare in una ampia casseruola (io consiglio il wok) abbondante olio di semi di arachide: le sarde vanno fritte in immersione e l’olio deve ricoprirle interamente e essere a una temperatura di 180 gradi, ideale per la frittura.
Mettere poche sarde per volta nell’olio bollente e friggerle per un minuto e mezzo o due: non appena diventeranno dorate, saranno pronte. Servitele accompagnate da qualche spicchio di limone.
L’ABBINAMENTO: Un Franciacorta Docg per queste sarde fritte. Abbiniamo un vino semplice a un piatto semplice. Pertanto il nostro suggerimento è il Betella Merum Brut prodotto dalla Cantina Lovera: perlage finissimo, sentori classici di crosta di pane, gusto secco e pulito.
2 commenti
Bello e interessante il tuo blog, Complimenti.
Gentile Pasquale, grazie a te… Ada