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Sarde a beccafico (ricetta originale siciliana)

Al profumo di agrumi e cotta al forno

by Ada Parisi
5 min read

Sarde a beccafico, ricetta originale. Questa è la ricetta tradizionale di uno dei piatti della cucina palermitana per eccellenza (mia madre è di Palermo), che prende il nome da un uccello, il beccafico. Io vi lascio la versione di mia nonna e vi suggerisco di dare una occhiata anche a tutte le mie RICETTE SICILIANE e alla RICETTE CON IL PESCE AZZURRO, sostenibile e che fa tanto bene. Le sarde fanno parte della tradizione gastronomica siciliana. Ricette come la PASTA CON LE SARDE o le SARDE GRATINATE ne sono un esempio. Ma anche le SARDE RIPIENE DI MOZZARELLA DI BUFALA sono assolutamente da provare.

La storia delle sarde a beccafico

Il beccafico è un volatile e, come tale, era considerato un cibo di lusso, che i nobili siciliani cacciavano e consumavano nei banchetti, dove veniva preparato farcito con le proprie interiora. Chi nobile non era, si è ‘ingegnato’ e ha sostituito il beccafico con un prodotto povero di cui c’era grande disponibilità: le sarde. Per ripieno, vista la mancanza di interiora, l’ingegno del contadino ha messo insieme pane grattugiato, limone, uvetta, pinoli, prezzemolo e olio. E un pizzico di zucchero, per quel gusto agrodolce che è tipico della mia meravigliosa Sicilia. Ingredienti semplici ma saporiti.

La ricetta originale delle sarde a beccafico prevede ovviamente l’uso delle sarde, ma si può fare anche con le alici o con le acciughe, visto che trovare le sarde fuori dalla Sicilia e dal triestino non è poi così facile. Purché però le alici siano di una certa dimensione e non troppo piccole, altrimenti saranno impossibili da arrotolare e perderete tantissimo tempo per un risultato mediocre.

Se volete approfondire la differenza tra sarde, alici e acciughe, leggete il mio articolo SARDE, ALICI ACCIUGHE: CHE DIFFERENZA C’E’ E COME CUCINARLE. Nel caso usaste le alici, potete farcirle sovrapponendole una all’altra, come vedete nell’ultima foto in basso.

Come per tutte le ricette del mondo, anche le sarde a beccafico hanno numerose varianti a secondo della città: c’è chi mette i capperi, chi mette il pecorino grattugiato (a me piace molto e ve lo indico come facoltativo tra gli ingredienti). C’è chi le frigge anziché cuocerle in forno.. Vi auguro buona giornata!

SARDE A BECCAFICO (ricetta originale siciliana)

Porzioni: 4 Preparazione: Cottura:
Nutrition facts: 250 calories 20 fat
Rating: 5.0/5
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Ingredienti

600 grammi di sarde o acciughe grandi

100 grammi di pane raffermo grattugiato

4 filetti di acciuga

il succo e la scorza di un limone biologico

un cucchiaino di zucchero

prezzemolo tritato, quanto basta

30 grammi di uvetta passa

30 grammi di pinoli

foglie di alloro, quanto basta

sale e pepe, quanto basta

olio extravergine di oliva, quanto basta

20 grammi di pecorino Dop grattugiato (facoltativo)

Procedimento

Sarde a beccafico

Per preparare la ricetta palermitana delle sarde a beccafico, pulire e lavare bene le sarde o le alici e togliere le lische lasciando intatta la coda. Mettere le sarde su fogli di carta assorbente per eliminare l'umidità in eccesso.

Tritare grossolanamente i pinoli. Mettere in un tegame un filo di olio extravergine e le acciughe e schiacciarle con una forchetta fino a scioglierle nell'olio. Aggiungere il pane grattugiato e i pinoli tritati e farli dorare, mescolando di frequente. Mentre il pane tosta, rinvenire per 10 minuti l'uvetta in acqua calda, quindi strizzarla per bene.

Mettere il composto di pane tostato e pinoli in una ciotola, poi aggiungere la buccia grattugiata del limone, il prezzemolo tritato, l’uvetta, i pinoli e il succo di mezzo limone nel quale avrete sciolto lo zucchero. Amalgamare bene il tutto aggiungendo tanto olio extravergine di oliva quanto necessario ad ottenere un impasto morbido.

Preriscaldare il forno ventilato a 200 gradi.

Le modalità di ‘farcitura’ dipendono dalla dimensione delle sarde o delle alici: se sono abbastanza grosse si possono ‘arrotolare’ su se stesse dopo avere messo su ciascuna un mucchietto di ripieno, come vedete nella FOTO in alto. Se sono piccole, è meglio ‘accoppiarle’ (FOTO in basso): stenderle su un tagliere, mettere su ciascuna di esse un poco di composto e ricoprirle con un’altra sarda.

In entrambi i casi, le sarde a beccafico vanno poste in una teglia leggermente unta di olio extravergine di oliva e spolverizzata con poco sale e pane grattugiato. Vanno posizionate strette le une alle altre in modo che si ‘sorreggano’ tra loro: tra una e l'altra mettere dei pezzetti di foglie di alloro. Spruzzare la superficie con il succo restante del limone e finire con un filo di olio extravergine di oliva. Infornare per 15 minuti. Lasciare intiepidire prima di servire. Buon appetito!

L'ABBINAMENTO: queste sarde, gustose e aromatiche, sono una ricetta complessa che include dolcezza e acidità e che ci porta ad abbinare un vino siciliano. Perfetto un Inzolia, sufficientemente aromatico e di buon corpo e noi abbiamo scelto quello dell’azienda Tasca Conti d’Almerita, proveniente dalla Tenuta Sallier de La Tour.

Sarde a beccafico

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6 commenti

Marina Maccalli 2 Luglio 2023 - 07:56

Cara Ada, con te si va proprio sul sicuro. Ieri ho trovato delle sarde spettacolari (cosa non così scontata dalle mie parti…) e ho seguito la tua ricetta. BUONISSSSSSIME !!
Un solo difetto: la dose era per 4, e ce la siamo divorata in 2 !
Sempre grazie per il tuo lavoro
Un abbraccio
Marina

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Ada Parisi 6 Luglio 2023 - 15:16

Ah ah ah! Anche per noi la dose per 4 basta appena per due, quindi tranquilla! Sono contenta che ti siano piaciute! Un carissimo saluto!

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vittoria 25 Gennaio 2016 - 14:52

Davvero ottime! Le ho preparate per Capodanno!

Complimenti

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Ada Parisi 26 Gennaio 2016 - 12:40

Grazie di cuore Vittoria! E’ una delle ricette di pesce che amo di più! Un abbraccio, Ada

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assunta 22 Marzo 2013 - 20:34

ottime sono davvero buonissime , io li faccio anche al sugo ,li passo nell’uovo battuto-li friggo appena e preparo un sughetto di ghiotta, tipico siciliano faccio restringere un po’ il sugo e li metto dentro li faccio cuocere 10 minuti e buon appetito.

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fratelli_ai_fornelli 23 Marzo 2013 - 00:20

Devono essere ottime anche così, le proviamo sicuramente..!

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