Cambiano gli ingredienti, ma uno resta sempre lo stesso: il riso! Io adoro i risotti e penso che ne potrei inventare uno al giorno per 365 giorni l’anno. L’ispirazione per la ricetta di oggi è arrivata dalla cipolla di Cureggio e Fontaneto, presidio Slow Food. Una cipolla dolce, senza alcuna acidità, perfetta nelle caramellizzazioni e abbinata ai formaggi erborinati e ai vini passiti. E qui arriva questo risotto con cipolla di Cureggio, timo e gorgonzola piccante Dop di Novara, sfumato con il Passito di Pantelleria. Se non trovate la cipolla di Cureggio potete sostituirla con la cipolla dorata o con lo scalogno: il sapore sarà un po’ più acido e pungente, ma il risotto verrà bene lo stesso. Tra l’altro, è un risotto particolare ma di facilissima e rapida esecuzione e vi farà fare sicuramente bella figura, posto che i vostri commensali amino il gusto della cipolla e del gorgonzola.
Ingredienti per 4 persone:
- 320 grammi di riso Carnaroli
- 300 grammi di cipolla di Cureggio e Fontaneto (per informazioni sul presidio clicca qui)
- un rametto di timo
- 60 grammi di gorgonzola Dop piccante
- 25 centilitri di vino Passito di Pantelleria
- sale e pepe quanto basta
- 1,2 litri di fondo di vitello o di pollo (o di brodo vegetale se non usate i fondi)
- 40 grammi di Parmigiano Reggiano Dop grattugiato
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 20 grammi di burro per le cipolle
- 40 grammi di burro per la mantecatura
Affettare a velo la cipolla, quindi farla appassire in una casseruola con l’olio e i 20 grammi di burro, unendo piano piano poco brodo, finché la cipolla non caramellizza diventando scura e profumata (ci vorranno circa 20 minuti). Unire il timo e il riso.
Tostare il riso per un minuto, quindi sfumare con il passito di Pantelleria. Iniziare la cottura del risotto come di consueto, aggiungendo piano piano il brodo. Aggiustare di sale e di pepe e portare il risotto a cottura all’onda. Fuori dal fuoco, mantecare con il Parmigiano Reggiano e con il burro.
Servire il risotto guarnendo il piatto con piccoli dadini di gorgonzola piccante, che al contatto con il calore del risotto inizierà a diventare cremoso, e qualche fogliolina di timo. E buon appetito!
L’ABBINAMENTO: Abbiniamo a questa ricetta il Mottobello, un Colline Novaresi Bianco Doc, prodotto dall’azienda Brigatti con il vitigno Greco Novarese, unico vitigno autoctono a bacca bianca dell’Alto Piemonte. Le sue caratteristiche principali sono i profumi di gelsomino, miele, note di agrumi e una sapidità spiccata al gusto.
2 commenti
Come tu sai io risottara sono…. e questo è sublime penso che lo faccio mangiare anche a maritozzo ma….tesoro mio gli ingredienti cipolla di cureggio…..per il resto trovo mi devo accontentare magari di cipolline borettane che sono più dolci 🙂
Grazie preso nota buona serata.
Edvige lo sapevo che non te lo saresti fatto scappare! Come scrivo nel post, vanno benissimo le cipolle dorate, le borettane o gli scalogni. Io ho usato un presidio Slow Food perché quando posso mi piace fare conoscere le piccole eccellenze italiane che, troppo spesso, restano confinate nelle regioni di appartenenza! Ti abbraccio!