Tortelli di Mortadella di Bologna Igp, Parmigiano Reggiano 30 mesi Dop, aceto balsamico tradizionale di Modena Dop, pistacchi di Bronte e un condimento aromatico fatto di finocchietto e zenzero. Pochi ingredienti per un piatto che racchiude alcune delle eccellenza agroalimentari italiane, in un connubio di sapori semplicemente meraviglioso. Ovviamente, vista la complessità gustativa del tortello, il condimento è semplicissimo: solo del burro fuso reso leggermente aromatico con un pizzico di zenzero fresco grattugiato e finocchietto fresco. Sarà che io amo la pasta all’uovo, stravedo per quella ripiena, sono una appassionata di salumi e formaggi eccellenti, ma questo piatto mi ha dato grandissima soddisfazione. Tra l’altro, è facilissimo da realizzare. Io ho fatto di tortelli di media dimensione, ma se volete potete preparare ravioli, tortellini o cappelletti, quello che preferite o che vi viene più semplice realizzare.
Ingredienti per 4 persone:
per i ravioli
- 150 grammi di farina 00
- 50 grammi di farina di semola di grano duro
- 2 uova intere e due tuorli
- un pizzico di sale
- 200 grammi di mortadella di Bologna Igp
- 80 grammi di Parmigiano Reggiano 30 mesi grattugiato
- 2 o 3 cucchiai di panna liquida fresca
- un pizzico di noce moscata (facoltativo)
- pepe quanto basta
per il condimento
- 50 grammi di burro
- Parmigiano Reggiano 30 mesi grattugiato quanto basta
- aceto balsamico tradizionale di Modena Dop quanto basta
- pistacchi di Bronte quanto basta
- una striscia di 1 centimetro di zenzero fresco grattugiato
- un pizzico di pepe nero macinato fresco
- un rametto di finocchietto fresco
per le cialde di parmigiano
100 grammi di parmigiano reggiano Dop 30 mesi grattugiato
- 30 grammi di pistacchi di Bronte leggermente tostati e tritati
Per la farcia, tagliare la mortadella a dadini e frullarla in un mixer insieme al Parmigiano Reggiano e alla panna, fino a ottenere un composto morbido e omogeneo, quindi unire un pizzico di noce moscata e di pepe nero macinato fresco. Fare riposare l’impasto in frigorifero per almeno un’ora.
Per la pasta mettere tutti gli ingredienti su una spianatoia e impastarli bene fino ad ottenere un impasto liscio, omogeneo ed elastico. Avvolgerlo nella pellicola per alimenti e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti a temperatura ambiente. La pasta va poi stesa con il mattarello, che deve essere ben infarinato così come deve essere ben infarinata la spianatoia. Se avete la macchinetta per fare la pasta tutto diventa meno faticoso. Ricavare dalla pasta all’uovo una sfoglia sottile (se la fate con la macchinetta arrivate alla penultima tacca) e dalla sfoglia ricavare dei dischi del diametro e della forma che preferite, distribuire sopra una noce di ripieno, spennellare i bordi con poca acqua o albume d’uovo e chiudere i tortelli realizzando la forma che avete stabilito.
Per le cialdine di parmigiano, preriscaldare il forno a 180 gradi, coprire una placca da forno con carta forno e disporvi ben distanziate delle cucchiaiate di parmigiano reggiano Dop grattugiato, circa 20 grammi per ogni cucchiaiata, poi distribuirvi sopra i pistacchi. Infornare per 6-7 minuti, fare raffreddare e mettere da parte (se volete farle curve, come le mie, dovete staccarle delicatamente ancora calde e appoggiarle sopra un mattarello in modo che prendano la curvatura).
Tritare grossolanamente i pistacchi di Bronte e tostarli leggermente in una padella calda, mettere il finocchietto, lo zenzero grattugiato e il burro in una padella a fuoco basso e farlo fondere , unendo qualche cucchiaiata di acqua tiepida, finché non si forma una emulsione. Lessare i ravioli in abbondante acqua salata: saranno sufficienti due-quattro minuti a secondo della dimensione dei tortelli e del diametro della sfoglia.
Scolare i tortelli e condirli con il burro al finocchietto e zenzero, qualche goccia di aceto balsamico tradizionale di Modena Dop, poco pepe nero macinato fresco e le cialde di Parmigiano Reggiano 30 mesi. Guarnire il piatto con la riduzione di balsamico, dei pistacchi di Bronte leggermente tostati, un poco di finocchietto o di altre erbe aromatiche (io ho usato foglie di shiso rosso) e spolverizzare con un po’ di Parmigiano Reggiano Dop.
L’ABBINAMENTO: Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc secco per questo piatto che sa tanto di Emilia. Abbiamo scelto quello prodotto da Chiarli: profumi intensi di frutta rossa, spuma vivace e grande piacevolezza al palato.
8 commenti
per prima cosa complimenti per il nuovo look, ma quanto è che non venivo a trovarti, troppo. Complimenti questa ricetta è degna di uno chef stellato, un bacio e in bocca al lupo.
miria
Miria cara, grazie di essere passata. Lo sai che io capisco perfettamente la mancanza di tempo, visto che sono la prima a non riuscire a essere presente come vorrei. Grazie quindi di apprezzare il ‘nuovo look’ e anche la ricetta, perché in entrambe le cose ci ho messo il cuore. Sei un tesoro. Ti abbraccio forte e spero di rivederti prestissimo. ADa
E meraviglioso questo piatto Ada avevo adocchiato la tua creazione su fb e mettere insieme sapori così importanti dell’eccellenza Italiana non è facile. Tu ci sei riuscita con la sapienza e maestria di una vera cuoca! Grazie per questa bella ricetta e in bocca al lupo! Monica
Monica ciao! Troppo gentile… il tema, o meglio i temi, del contest erano veramente belli e mi hanno ispirata. Spero tanto di riuscire a fare anche un dolce… ci provo. Un abbraccio, Ada
Un buon lavoro davvero, ottimi piatti, buone foto.
Grazie mille Teresa e benvenuta sul mio blog. Sto lavorando anche sulle foto e i tuoi complimenti mi fanno davvero piacere. Un abbraccio, Ada
….. e ma così non vale! Tu sei troppo brava….. mi sa che al prossimo concorso parteciperai per la categoria Chef!
Oh, come no Maurizia! Tu sei un tesoro! Baci, Ada