Pizzette di polenta, l’aperitivo senza glutine perfetto per utilizzare quel sacchetto di polenta che sicuramente avete in dispensa da tempo. Se la polenta in questione è quella precotta, non vi serve neanche l’unico ingrediente un po ‘ complesso da reperire: il tempo. Se invece anche voi, come me, siete all’antica e utilizzate la farina bramata di mais per fare la polenta, allora vi servono 45 minuti di tempo per la cottura della polenta. Ma direi che, in questi giorni, avere più tempo non è un problema, Anzi.
Non so voi, ma ricorderò il Coronavirus e questo periodo come uno dei momenti in cui ho cucinato di più e mangiato di meno, perché da un mese ho la gastroenterite. Penso di essere tra i pochi italiani che, chiusi in casa, anziché ingrassare, sono dimagriti. La polenta è un ingrediente molto versatile e vi suggerisco di provare anche la POLENTA CON FUNGHI E TALEGGIO DOP, la POLENTA CON CARCIOFI E UOVA IN CAMICIA, il gustosissimo PASTICCIO DI POLENTA CON RAGU’ DI PESCE E CARCIOFI e la classica POLENTA CON LO SPEZZATINO. Anche se il mio piatto preferito rimane il BRASATO CON POLENTA FILANTE, un vero capolavoro di gusto. Ricordando sempre che la polenta è un carboidrato e che tutti quelli che vi consiglio sono piatti unici.
Queste pizzette di polenta (ovviamente senza glutine), a prescindere dal tipo di polenta che userete, sono semplicissime da preparare. Una volta cotta la polenta a puntino, dovete stenderla tra due fogli di carta forno usando un mattarello. Una volta fredda, con un taglia biscotti o un coppapasta ricavate dei dischi e conditeli con pomodoro, formaggio, alici, capperi. Ma anche olive, prosciutto, salmone affumicato, per creare tante pizzette diverse. Un minuto in forno e il vostro aperitivo è pronto. L’idea in più è stendere la polenta e ricavarne un disco delle dimensioni di una pizza, condirla e cuocerla al forno finché il formaggio non si sarà sciolto: potete servirla a fette con una insalata come gustoso piatto unico .
La polenta: cos’è, tipologie e come si cucina
Per quanto riguarda la polenta, come saprete ne esistono diversi tipi. La più diffusa è la polenta di mais giallo, a sua volta suddivisa in polenta bramata, fioretto, integrale o istantanea. La polenta bramata è la mia preferita: è a grana grossa e richiede una cottura molto lunga, ma il risultato è eccezionale. Il fioretto è la farina più fine, perfetta anche per gustose impanature senza glutine.
La polenta integrale contiene tutte le parti del mais, crusca compresa. E’ molto granulosa e saporita e ha bisogno di lunghe cotture. La polenta istantanea è precotta al vapore ed ha una grana molto fine: basta aggiungere acqua nella giusta quantità e cuoce in pochissimi minuti. Esiste anche una polenta bianca, tipica del Veneto, prodotta con la farina del mais biancoperla. E’ una polenta fine e delicata. Si usa soprattutto in abbinamento con il pesce in tanti piatti tipici veneti come le schie (piccolissimi gamberetti) con polenta o le seppie con polenta.
Tra le altre varietà di polenta vi ricordo anche la polenta taragna, fatta con grano saraceno e mais: è uno dei piatti tipici del Bergamasco. Condita con tanto burro, formaggi come il Bitto e la Casera e accompagnata da carne o formaggi è un vero capolavoro. Anche calorico.
La cottura della polenta (salvo l’istantanea) andrebbe fatta in un bel paiolo di rame a bordi alti. La dose indicata di acqua è di 4 litri per ogni chilo di farina di mais. Ovviamente, l’acqua va aggiunta alla farina di mais piano piano e il composto mescolato con una frusta fino a ottenere una crema omogenea a senza grumi. Una volta sul fuoco (bassissimo), va cotta per un’ora circa, mescolando frequentemente. Se usata la polenta istantanea, dovete solo seguire le indicazioni riportate sulla confezione.