La pizza di scarola (o meglio pizza di scarole, come si dice in Campania) è una ricetta tipica napoletana e campana, semplice e gustosa. Immancabile sulla tavola delle feste, da Natale a Pasqua, è perfetta in ogni occasione. Sul mio canale YouTube trovate anche un brevissimo VIDEO TUTORIAL in cui vi mostro come stendere e farcire la pizza di scarola. Si tratta di una ricetta povera, preparata secondo tradizione con la pasta di pane avanzata e farcita con scarola riccia o liscia, olive e capperi. Si possono aggiungere anche uvetta e pinoli, che io metto perché da buona siciliana ne sono dipendete. Se siete vegani o vegetariani, ovviamente, evitate le acciughe: il risultato finale non ne risentirà, ve lo garantisco perché l’ho preparata in entrambi i modi.
Questa pizza semplice e buona è un’ottima alternativa alla classica TORTA PASQUALINA o alla TORTA SALATA RICOTTA E SPINACI, soprattutto per chi è vegano.
Alternative alla pasta di pane per fare la pizza di scarola
Visto che oggi non molti devono consumare gli avanzi della pasta di pane (probabilmente capita solo a me e a quei pochi che fanno sempre il pane in casa), vi do alcune alternative. Innanzitutto potete usare l’impasto pronto per la pizza, quello che si trova nel banco frigo dei supermercati. Otterrete il risultato più simile alla ricetta originale, ovvero un impasto lievitato e con un po’ di mollica. In alternativa, potete usare lo stesso ripieno per fare una torta salata non lievitata, utilizzando una PASTA BRISEE FATTA IN CASA oppure già pronta. Vi sconsiglio la pasta sfoglia, perché si inumidisce eccessivamente.
Fermo restando che, se avete l’abitudine di fare il pane in casa, potete usare qualsiasi impasto, se preparate la pizza di scarola napoletana partendo da zero, vi suggerisco un impasto fatto con pochissimo lievito di birra secco. Con una lievitazione in giornata: fate l’impasto al mattino e mangiata la pizza di scarola per cena.
Non abbreviate i tempi di lievitazione, anche quelli della pizza già farcita, e non dimenticate di praticare qualche piccolo buco o strappo nell’impasto prima della cottura. Altrimenti il vapore che si sprigionerà in cottura bagnerà troppo l’impasto. Cercate anche di resistere alla tentazione di assaggiare la pizza di scarola bollente. Ha bisogno di tempo per assestarsi. Datele un’ora almeno e poi, se la volete calda, riscaldatela. Ma è ottima anche tiepida o fredda. E ora vi auguro buona giornata!
6 commenti
Ho provato a fare la pizza di scarola seguendo alla lettera le tue indicazioni. Il ripieno è venuto molto saporito ed ha rispettato a pieno le mie aspettative. La pasta della pizza invece non è lievitata in maniera sufficiente rimanendo, anche dopo un a lunga lievitazione, piuttosto dura. Avevo fatto metà farina 00 e metà farina 0 ma non credo sia stato questo il problema: forse 1 grammo di lievito per 350 di farina è poco? Grazie e buona Pasqua.
Ciao Francesco, una corretta lievitazione non dipende dalla quantità di lievito ma dal tempo della lievitazione. Forse avrebbe dovuto lievitare più a lungo. Considera che con piccole quantità di lievito il risultato è molto più digeribile ma i tempi di lievitazione molto più lunghi e non ci sono parametri stabili per indicare esattamente quanto tempo ci vuole, perché dipende da temperatura e umidità della stanza. Un caro saluto e buona Pasqua, Ada
Can I please have recipes in English? Thank you
Hallo Rita, you can read the whole blog in English by clicking here https://www.sicilianicreativiincucina.it/?lang=en
Let me know if it works for you
Ada
Bonjour Ada, en ore une recette qu’il me tarde de faire , idéale pour un repas du soir. Le fait de pouvoir la déguster froide est un plus. Je vais la faire à l’identique avec anchois, câpres, olives. Je me régale d’avance.
Bonne journée.
Maïté
Salut Maité, merci! Je suis sûr que vous aimerez cette recette, car elle est savoureuse mais légère. Merci du fond du cœur pour l’attention avec laquelle vous me lisez. Ada