“Para frittus” sardi ovvero le frittelle di Carnevale. Chiamate anche frati fritti o fatti fritti. Sono nomi un po’ bizzarri, ma se li pronunciate in Sardegna tutti sapranno che desiderate mangiare una buonissima ciambella fritta, morbida e profumata di arancia, cosparsa di zucchero semolato. I para frittus (in italiano ‘frati fritti’, si pensa per via della forma ad aureola di questo dolce) non hanno nulla a che fare con i krapfen o i bomboloni: si tratta di un impasto più complesso e ricco, con un quantitativo maggiore di uova e tanta scorza di agrumi, che colora l’interno di un giallo intenso.
La forma caratteristica dei para frittus sardi di Carnevale è quella a ciambella, diffusa nel Cagliaritano, nel Medio Campidano e un po’ in tutta la Sardegna. Una regione ricchissima di ricette tradizionali carnevalizie, come gli ARRUBIOLUS (o castagnole sarde con la ricotta nell’impasto) e i delicati ACCIULEDDI, che sembrano gioielli intrecciati. Se preferite, potete anche dar loro una forma tonda, senza anello, simile ai krapfen. Potete persino farcirli con della crema pasticcera, confettura o cioccolata. Vi consiglio di preparare le frittelle sarde per Carnevale e mangiarle bollenti: sono strepitose soprattutto gustate appena fatte, per sentire il profumo e il gusto delle arance e dello zucchero.
Visto che siamo in periodo di Carnevale, vi lascio la ricetta come possibile alternativa alle solite, ma sempre buone, frittelle o zeppole. E, visto che ci sono, vi ricordo di provare anche le CRISPELLE DI RISO SICILIANE, cosparse con miele caldo e scorza di arancia candita e le SFINCI DI RICOTTA. Vi suggerisco di leggere il mio articolo sulle RICETTE DI DOLCI REGIONALI PER CARNEVALE per trovare tantissime ricette regionali di Carnevale golose semplici da realizzare. Buona giornata!
4 commenti
Ciao Ada! Come va? Come vedi finalmente sono riuscita a passare a vedere la tua ricetta. È molto simile a quella che conosco. Sicuramente proverò a rifarla e non mancherò di farti sapere!
A presto, un abbraccio!! <3
Ciao Greca! E’ la ricetta della zia di Gianluca, lui la ricorda con enorme affetto e ci tenevo a prepararli nello stesso modo! Un bacio, Ada
Che voglia di mangiarle, devo prepararle!!!!!
Ma si! Una volta tanto anche la frittura si può fare! Un abbraccio!