I maccheroni siciliani al ferretto sono uno dei formati di pasta fresca fatta in casa più amati della cucina siciliana. E non solo, visto che anche la Calabria ha la stessa tradizione. Si tratta di un formato di pasta corta a base di acqua, semola di grano duro e sale, che potete preparare con lo stesso impasto necessario a fare trofie, orecchiette o malloreddus.
I maccheroni siciliani al ferretto, la tradizione
Anticamente l’impasto era arrotolato su ferri da calza, da cui la denominazione “al ferretto”, o anche in sottili fili di giunco. Oggi la cosa più semplice è utilizzare uno spiedino di legno, di quelli che si usano per fare gli involtini, come potete vedere nella VIDEO RICETTA PASSO PASSO in cui vi faccio vedere come preparare i maccheroni siciliani al ferretto. Questa pasta può essere consumata fresca, appena fatta, e in questo caso ha una cottura breve, come tutta la pasta fresca. Oppure potete lasciarla essiccare all’aria, in un luogo ventilato e asciutto, e potete conservarla in un sacchetto anche per due settimane. Ovviamente i tempi di cottura della pasta essiccata saranno molto più lunghi, almeno 15 minuti.
Come tutta la pasta del sud Italia, anche i maccheroni sono a base di semola e acqua, senza uova. Io vi suggerisco di usare una semola siciliana profumata come quella da grano russello o perciasacchi. L’impasto dei maccheroni siciliani al ferretto è molto semplice da preparare e da lavorare. La lunghezza dai maccheroni siciliani è irregolare, visto che sono fatti a mano, ma si tratta di un tipo di pasta non troppo lunga né troppo corta, che viene ancora oggi fatta in casa. Anche se sempre più numerosi sono i pastifici artigianali dove acquistare grandi vassoi colmi di maccheroni siciliani pronti da cuocere. Sono uno dei piatti che non mancano mai nei ristoranti e negli agriturismi in cui si fa ancora una cucina rustica e verace.
Come condire i maccheroni siciliani al ferretto
Il condimento perfetto è il ragù di carne della domenica, quello fatto con il tocco di carne. Infatti, i “maccaruna ‘nto sugu” sono nel messinese uno dei piatti tipici del pranzo della domenica, un po’ come nel trapanese le busiate con il sugo (un formato di pasta fatto al ferretto e spesso arrotolata su se stessa come un fusillo, oggi commercializzata anche già essiccata, in forme più o meno lunghe). E a Ferragosto sulle tavole messinesi non può mancare la PASTA ‘NCASCIATA (famosa per essere il piatto preferito del commissario Montalbano), fatta con i maccheroni o con le casarecce.
Sull’Etna, quando i funghi freschi sono di stagione, trovate facilmente i maccaruna con i funghi, come anche in estate ALLA NORMA, con un sugo a base di salsa di pomodoro e melanzane.
Io ve li propongo in un inedita versione estiva e vegetariana, con un sugo a base di pomodoro, cipolle e peperoni e conditi con il pecorino siciliano. Una alternativa veloce, gustosa e leggera al ragù di carne. Vi lascio alla VIDEO RICETTA, dove trovate anche come preparare il sugo di peperoni. E se volete potete leggere (in inglese) una mia intervista su dove mangiare a Roma dedicata ai turisti stranieri. Vi auguro buon appetito.