La quarantena dovuta all’emergenza sanitaria ha cambiato le nostre abitudini alimentari: ecco come. Abbiamo aumentato il consumo di alimenti sani, come frutta e verdura fresca, ma abbiamo anche mangiato più dolci e bevuto più vino. Forse per consolarci del lockdown, che ha inciso radicalmente sulle nostre scelte e sui nostri comportamenti in cucina e a tavola. Ma, oltre ad impastare di più, visto che la ricerca di ricette on line di pane, pasta e pizza ha toccato le stelle, come sono cambiate le abitudini alimentari? A queste domande ha cercato di rispondere l’Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari (Oersa) del Crea, che ha condotto un’indagine nazionale per documentare ed analizzare i mutamenti intercorsi nell’alimentazione quotidiana durante la quarantena.
L’indagine del Crea: gli italiani hanno scelto alimenti più sani
L’indagine è stata eseguita durante la quarantena su 2900 persone provenienti da tutte le regioni di Italia, di cui il 75 % costituito da femmine e il 25% da maschi. Ed ecco come la quarantena ha cambiato le nostre abitudini alimentari. Gli intervistati hanno dichiarato di aver aumentato il consumo di alimenti sani. Soprattutto verdura ( il 33%), frutta (il 29%), legumi ( il 26,5%), acqua (il 22%), olio extravergine d’oliva (il 21,5% ).
Ma le attitudini salutiste degli italiani si arenano davanti alla gola. Infatti, parallelamente al maggior consumo di alimenti sani, ben il 44,5% degli intervistati ha ammesso di aver mangiato più dolci e il 16% di aver bevuto più vino. Classici comfort food, come quelli a base di zucchero e carboidrati, per tirare un po’ su il morale.
In quarantena sperimentate nuove ricette e nuovi cibi
E, visto che non tutti i mali vengono per nuocere, la quarantena è stata l’occasione giusta per sperimentare nuovi cibi (40%) e provare nuove ricette (31%). Migliorando al contempo le proprie abitudini alimentari (24%) e maturando abitudini ecosostenibili. Come fare la raccolta differenziata (86%). Anche se viene spontaneo chiedersi che ne sarà della differenziata nella fase 2. Ancora, in quarantena gli italiani hanno scelto di sprecare meno, conservando e consumando alcuni alimenti acquistati in eccesso, oppure mangiare tutto, inclusi gli avanzi (80%).
La quarantena ha rappresentato anche un’ occasione per migliorare la distribuzione dell’energia assunta nell’arco della giornata. Sia facendo più spuntini (20,5%), sia migliorando le proprie abitudini alimentari (24%).
La rinnovata voglia di cucinare degli italiani, ha però un contraccolpo sulla bilancio: il 44% degli intervistati, infatti, è aumentato di peso per il maggiore apporto calorico. Anche per minore attività fisica dovuta al lockdown, che ha riguardato il 53% del campione. Dato che viene confermato dall’esigenza di mettersi a dieta: il 37% degli italiani ha deciso di tagliare l’apporto calorico per prepararsi alla prova bikini. Che in vacanza si vada oppure no.