Ecco a voi ‘Sua maestà’ la caponata siciliana di melanzane: è uno dei piatti tipici della cucina siciliana per eccellenza, ma innumerevoli sono le sue varianti servite sulle tavole di tutta l’isola. Più o meno aceto, con o senza pinoli, c’è chi ci mette addirittura i peperoni. Piatto vegetariano ma ricchissimo e dal sapore unico, la caponata di melanzane è caratterizzata dall’agrodolce. Questa è la variante della mia famiglia, l’unica che mi soddisfa veramente, tant’è che io in ristorante non ordino mai la caponata perché resto immancabilmente delusa. La caponata di melanzane è un antipasto di tutto rispetto, ma se volete usarla come secondo è l’ideale con le cotolette, di carne o di pesce, ma anche con un pesce spada semplice semplice, alla griglia.
Le alternative
Vi raccomando solo di gustare la caponata di melanzane rigorosamente fredda, mai calda e nemmeno tiepida. Potete usare l’aceto di vino rosso, come da tradizione siciliana oppure quello di mele che è un po’ più delicato, soprattutto se non siete abituati all’agrodolce. Ancora, mi è stata segnalata la possibilità di sbollentare il sedano prima di procedere con la ricetta. Io non lo faccio perché per preparare la caponata di melanzane utilizzo solo il cuore del sedano, tenerissimo. Mi è stato segnalato anche l’uso di concentrato di pomodoro diluito con acqua tiepida al posto della polpa di pomodoro, scegliete voi.
E’ invece una variante ‘eretica’, e pertanto non la si può definire caponata di melanzane alla palermitana, quella che aggiunge anche patate e/o peperoni. Detto questo, trovate sul mio canale You Tube anche la video ricetta, così non avete nessuna scusa per non prepararla. Date una occhiata anche a tutte le mie RICETTE SICILIANE e ovviamente a tutte le mie RICETTE CON LE MELANZANE. Buona giornata!
LA CAPONATA SICILIANA DI MELANZANE
Print ThisINGREDIENTI
- 2 melanzane ovali nere (la durona nera di palermo) o violette messinesi non grandi
- olive verdi in salamoia, quanto basta
- 1 cipolla rossa, preferibilmente di Tropea
- una manciata di capperi sotto sale
- 3 coste di sedano (solo il cuore, le coste più tenere)
- 400 grammi di polpa di pomodoro
- olio di oliva extravergine, quanto basta
- sale quanto basta
- olio di semi di arachide per friggere, quanto basta
- 50 ml di aceto di vino rosso o di mele
- 2 cucchiai abbondanti di zucchero
PROCEDIMENTO
Per preparare la caponata di melanzane dovete innanzitutto lavare le melanzane e togliere la parte finale e quella iniziale. Tagliare le melanzane a fette larghe circa un centimetro e mezzo e poi a dadi di circa un centimetro. Mettere le melanzane in un colapasta, salare e coprire, mettendo un peso sopra il coperchio in modo da fare pressione sulle melanzane: lasciare riposare almeno 2 ore. In questo modo, le melanzane perderanno parte dell’acqua di vegetazione e assorbiranno meno olio in frittura, perdendo al contempo quel poco di amaro che le caratterizza.
Strizzare le melanzane e friggerle in abbondante olio di semi di arachide (o di oliva leggero, se preferite) a fuoco medio, avendo cura di girarle ogni tanto: quando le melanzane saranno dorate, metterle sulla carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Tagliare a fettine la cipolla e a pezzetti di circa mezzo centimetro il sedano, dopo avere eliminato tutte le parti filamentose. Mettere sedano e cipolla in una padella con l’olio extravergine e due cucchiai di acqua (così le verdure non bruceranno) e cuocere, a fuoco medio, finché cipolle e sedano non diventeranno traslucidi (ci vorranno circa 10 minuti). Tagliare le olive a fettine eliminando il nocciolo. Dissalare i capperi sotto l’acqua corrente. Aggiungere le olive e i capperi al sugo di sedano e cipolla, fare insaporire due minuti e infine unire il pomodoro. Aggiustare di sale. Cuocere il sugo per la caponata per 10 minuti circa.
Versare in un bicchiere l’aceto e lo zucchero e mescolare bene in modo che quest’ultimo si sciolga completamente: alzare il fuoco nelle verdure e versarvi l’aceto zuccherato. Lasciare sfumare il tutto (non dovrete più sentire l’aroma pungente dell’aceto) e aggiungere le melanzane fritte. Amalgamare le melanzane al sugo, cuocere per due minuti, quindi versare la caponata di melanzane in un piatto e lasciare raffreddare: ricordate che la caponata di melanzane si serve a temperatura ambiente o fredda (ma non mangiatela appena tolta dal frigorifero). E vi consiglio (anzi, direi vi obbligo) di preparare la caponata di melanzane alla palermitana con un giorno di anticipo, in modo che le verdure e l’aceto abbiano il tempo di fare conoscenza. Buona giornata!
L’ABBINAMENTO: Per questo contorno, che e’ più di un contorno (ricco, corposo, con le melanzane fritte) abbiamo scelto un Lacryma Christi del Vesuvio Doc rosato (Gelsorosa) prodotto dalle Cantine Villa Dora, a Terzigno, in provincia di Napoli. Un vino fresco, con profumi intensi di frutti rossi. Suggeriamo un vino nei casi in cui nella caponata non prevalga il gusto di aceto. Altrimenti, l’alternativa potrebbe essere una birra della tipologia pils.

SUGGERIMENTI
Ricordate che la caponata non va MAI mangiata calda e che tutti quei ristoranti, purtroppo anche siciliani, che ve la scaldano prima di servirla sbagliano. Gustatela a temperatura ambiente e avrete la mia benedizione.

20 comments
Brava, finalmente la vera e unica ricetta per la Capnata alla Palermitana. Mia mamma la faceva così e io la faccio rigorosamente seguendo la medesima ricetta.
Ho visto molte variazioni sull’internet che aggiungono peperoni patate etc etc, non per me.
Ho trovato una ricetta in un libro molto vecchio in cui viene aggiunta l’uva passata. Non ho mai provato, che ne pensi.
Grazie
Salvatore
Ciao Salvatore, ti ringrazio molto. Questa ricetta è della mia bisnonna, palermitana Doc. Ho provato una volta a mettere uvetta e pinoli, che sono presenti in alcune varianti, ma a me sembra che ci sia un eccesso di dolcezza. La cosa però dipende interamente dai tuoi gusti, quindi puoi tranquillamente provare. Un caro saluto, Ada
Mi sento in dovere di ringraziare. Caponata buonissima, l’abbiamo spazzolata!
Sono io che ringrazio te per avermelo detto, mi fa molto piacere, la caponata di melanzane è una ricetta di famiglia a cui tengo moltissimo. Un caro saluto. Ada
Ada ciao, ne ho fatta in abbondanza; posso congelarla?
Ciao Silvia. Si certamente. Con piccole accortezze: surgelala in barattoli chiusi ermeticamente, tienila in surgelatore non oltre le 2 settimane e decongelala dalla notte prima mettendo il barattolo in frigorifero. Un caro saluto, Ada
esiste una alternativa alla frittura delle melanzane tipo al forno si altera il risultato della caponata grazie e ciao mirella
ciao Mirella, è chiaro che puoi provare la melanzana al forno, alla massima temperatura, in una placca leggermente unta con olio, mettendo il sale dopo la cottura. Io non ho mai provato questo procedimento e non ti garantisco il risultato. Nella caponata, la melanzana va fritta perché la frittura provoca la caramellizzazione degli zuccheri, fenomeno che conferisce il gusto dolciastro e la giusta consistenza alla melanzana. IL sapore morbido della caponata è dovuto proprio a questo. In ogni caso, se ti dovesse venire buona al forno, fammi sapere… saluti. Ada
I just finished eating it. It was really delicious, on the top I put a bit of parmiggiano….thanks for great recipe:-):-):-)
It’ a great news for me!! I’m really happy that you have made my recipe and that you liked!!! I never tried with parmigiano but I think it’s a good idea. Thanks for sharing this with me! Ada
Thank you so much for yet another version of “Caponata”
May I make a little remark: you propebly mean 1&1/2 cm., or one & a half cm. Coarse is more like 1&1/2 cm.
Fine 1/2 cm. Hope you don’t mind me saying this.
I love Italian food, have plenty of cook books.
Like your blog too. Congratulations & keep on cooking. Greetings, Annie
Hallo! Of course there is a mistake in the automatic translation…You have to obtain some touches of eggplant about an inch or an inch and a half on each side, just like the photo. Like some cubes that you have to fry…Thanks for your visit, I hope to see you again!!!
Ciao ragazzi, ho visto la foto su foodlookers e sono venuta a trovarvi. Splendido blog e ricette interessanti, poi siete siciliani quindi non potevate non proporre un’ottima caponata! Buona serata,
serena
Grazie!!! Ricambiamo la visita sia per gli sfizi sia, soprattutto, per i vizi!!! Un caro saluto
La caponata e’ buonissima : ora ho anche la ricetta ! Tutta da provare !
Prova prova e dimmi, vedrai che poi ci prenderai gusto a farla e la varierai anche tu secondo il tuo gusto. Cari saluti
la sicilianissima nonna di ale ci mette anche l’uvetta. E’ una sua invenzione o c’è del vero in questa aggiunta?
Come scrivo nel post è una delle innumerevoli varianti. A mio parere non ci va (e anche a parere di illustri chef) ma il bello della cucina è che te la fai come meglio ti piace, quindi viva l’uvetta!!!
Complimenti per il vostro splendido blog, lo trovo molto gradevole e ricco….
gli articoli sono tutti interessantissimi e coinvolgenti e le foto strepitose.
Passerò spesso, con estremo piacere a dare un’occhiata!!
Ma grazie!!! Per le foto giro i complimenti al mio compagno, io sono negata…E’ un piacere fare parte della vostra comunità…un caro abbraccio, anche alla nostra Sicilia, amatissima.