Il panettone fatto in casa, il grande lievitato per eccellenza, preparato seguendo il disciplinare della ricetta originale milanese. Preparato seguendo la ricetta del panettone di Rolando Morandin. E il risultato lo vedete: sono soddisfatta, la fatica e il sonno persi non sono stati inutili.
Perché l’ennesimo panettone?
Certo si può sempre migliorare, ma mi ritengo soddisfatta: se mi seguite su Instagram, in questi anni avrete visto tutto il percorso che ho fatto e tutti i miei panettoni. Ora, in rete ci sono centinaia di ricette di panettoni fatti in casa con lievito madre. Perché quindi scriverne un’altra? Il motivo è solo uno: darvi i miei personali consigli e raccontarvi la mia personale esperienza. Inizio suggerendovi di non fermarvi alla mia ricetta, né a quella di chiunque altro, ma di leggerne diverse, perché in ciascuna troverete qualche consiglio utile e prezioso.
Il lievito
Iniziamo con alcuni punti fondamentali: il panettone milanese si fa solo ed esclusivamente con il LIEVITO MADRE. Non potete seguire questa ricetta se usate il lievito di birra. Ci sono alcune con lievito di birra in rete, saranno sicuramente buone ma non sono ricette di panettone né di pandoro. Sono altri dolci, con altri profumi, gusti e consistenze). Se vi promettono un panettone in 6 ore di lievitazione, non è un panettone. E ancora, non basta avere il lievito madre, deve essere in forza, in grado di sollevare una massa pesante e ricca di burro, uova e tanto altro. Quindi, dovrete rinfrescare il lievito una volta al giorno per almeno 7 giorni consecutivi. Il giorno in cui farete il primo impasto, dovrete rinfrescarlo tre volte di seguito con le dosi che vi indicherò.
Gli ingredienti
La QUALITA’ degli INGREDIENTI deve essere la migliore possibile: uova fresche, a pasta gialla, burro di centrifuga, canditi morbidi e freschi (non quelli rinsecchiti del supermercato, per intenderci. Io li compro nelle pasticcerie di Messina) . E ovviamente la FARINA deve essere una farina specifica per il panettone e i grandi lievitati in genere: io ho usato la farina per panettone di Molino Dalla Giovanna. Con questa farina dovrete fare anche tutti i rinfreschi del lievito. Dovete preparare il MIX AROMATICO con uno o due giorni di anticipo in modo che si insaporisca. Io ho usato un mix personalizzato, non quello previsto nella ricetta di Morandin, perché ho aggiunto arance candite ridotte in crema per un gusto più intenso.
Dovete preparare l’UVETTA per il panettone milanese il giorno prima. Tutti gli ingredienti, zucchero e farina esclusi, devono essere freddi di frigorifero, come pure la ciotola e le fruste che userete (a gancio e a spirale) vanno messe nel congelatore per almeno 3 ore prima di iniziare il primo impasto. La stanza in cui lavorerete il panettone deve essere fredda, spegnete il riscaldamento.
Vi serve un TERMOMETRO da CUCINA, perché la temperatura dell’impasto è importante. Se l’impasto per il panettone si scalda troppo va raffreddato (in congelatore per 10 minuti) e se è troppo freddo la lievitazione partirà con ore e ore di ritardo. Le DOSI sono per 2 panettoni da un chilo l’uno, secondo me non vale la pena farne uno solo. Ricordate che per ottenere un panettone da un chilo dovrete mettere nel pirottino 1,1 chili di impasto.
La ricetta del panettone fatto in casa è lunga, laboriosa, vi farà stare in ansia e perdere il sonno: non saltate nessun passaggio, anche se sarà tarda notte. E sappiate che, a meno che non siate già abbastanza esperte di lievitati o non abbiate la classica fortuna del principiante, difficilmente otterrete un panettone perfetto. Ma si può sempre migliorare, e poi lo avrete fatto con le vostre mani per le persone che amate.
9 commenti
Ciao Ada, eccomi che mi cimento di nuovo con la tua ricetta (l’anno scorso ne ho fatti cinque seguendola, e sono tutti venuti benissimo: fortuna del principiante!). Ho notato un’incongruenza nella lista degli ingredienti: mix aromatico per due panettoni, 70 g; ma per fare il mix metti 50 g miele, 70 g scorze di arancie candite. Ho pensato che fosse una svista e ho messo 50 g di miele e solo 20 g di canditi, più i semi di vaniglia e le scorze grattugiate. Grazie per il chiarimento,
Franco
Es tut mir leid, die Übersetzung ist leider so schlecht, dass man lieber versucht, diesen (vielleicht sehr leckeren) Panettone nicht zu backen oder ein anderes Rezept zu nehmen.
Hallo, wie Sie vielleicht verstanden haben, unterliegt die Übersetzung von Google Einschränkungen. Der automatische Übersetzer funktioniert in kurzen und einfachen Rezepten, aber ein langes und komplexes Rezept wie Panettone ist schwer zu übersetzen. Ich weiß nicht, ob Sie italienische Websites mit einer perfekten deutschen Übersetzung von einem professionellen Übersetzer und nicht von Google finden werden. Entschuldigung, ich spreche Deutsch und kann Ihnen bei Zweifeln an einem Rezept helfen, aber dies ist besonders schwer zu übersetzen. Ada
Domanda: nel procedimento, tra una pirlatura e l’altra, la ricetta dice di lasciare riposare all’aria. Non si forma una pellicina in questo modo? Ciò non potrebbe arrecare danno all’impasto?
Ciao Franco, grazie per la tua mail. Si, si forma una sottile pellicina sul panettone ed è necessario che si formi perché l’impasto deve prendere forza. Più pirlature e tempi di riposo scoperto lascia al panettone, migliore sarà il risultato. Anche nell’ultima lievitazione deve formarsi una crosta, più spessa, in modo che si possa tagliare al centro eseguendo la scarpatura. Il panettone è forse la ricetta più difficile da sperimentare, se non lo hai mai fatto segui passo passo il procedimento ma metti in conto la possibilità che il risultato della prima volta non sia all’altezza delle aspettative. Non lo dico per spaventarti, ma per esperienza! Un caro saluto, fammi sapere. Ada
A quale temperatura deve stare il forno?
A 170 gradi statico!
Ricetta complessa ma sembra molto accurata e promettente.
purtroppo alcuni degli elementi che hai messo per l’aroma non li posseggo, farò con il classico aroma panettone.
però appunto l’aroma ho visto che non hai messo il burro assieme agli elementi da te preparati e messi in frigo.
io sono solito mettere il burro per almeno 2 giorni in frigo assieme a delle gocce di aroma, perché poi questo vada ad assorbirne il profumo e quindi rilasciarla nell’intera massa.
ma forse a te non è necessario visto che poi li userai come canditi, io mi devo accontentare di uvetta e poco altro.
Bella ricetta comunque userò alcuni accorgimenti sicuramente.
Ciao, no per il panettone con gli aromi naturali il procedimento è sempre quello che descrivo, con il burro morbidissimo a temperatura ambiente. A te invece serve che il grasso del burro imprigioni gli aromi, altrimenti non li percepiresti. Ti ringrazio, un caro saluto e fammi sapere. Ada