Tranquilli, non ho tradito i miei amati arancini, ma devo ammettere che anche i supplì hanno il loro sex appeal. Parlo dei supplì romani ‘al telefono’, cioè quelli che dentro nascondono un bel pezzo di mozzarella che, quando si aprono in due, fila come se fosse il filo di un telefono. Devo dire che li apprezzo molto, sono una versione più semplice e leggera degli arancini e possono essere molto gustosi se il sugo di pomodoro con cui il riso è condito è fatto ad arte. Ideali in formato mignon per un aperitivo finger food, sono ottimi in formato normale per una cena informale tra amici.
Ingredienti per circa 10 supplì:
- 300 grammi di riso Arborio
- 750 millilitri di passata di pomodoro
- 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
- uno spicchio di aglio
- mezza costa di sedano
- 100 grammi di parmigiano Reggiano Dop grattugiato
- sale quanto basta
- un pizzico di zucchero
- 200 grammi di fior di latte
per la panatura
- farina quanto basta
- pane grattugiato raffermo quanto basta
- 2 uova intere
- sale quanto basta
- olio di semi di arachide per friggere quanto basta
Preparare il sugo di pomodoro mettendo in una casseruola l’olio, lo spicchio di aglio intero, la costa di sedano, la passata di pomodoro, il sale e un pizzico di zucchero e fare cuocere finché la salsa non è densa e ben tirata. Lessare il riso in abbondante acqua salata e scolarlo molto al dente, perché poi dovrà essere fritto, e condirlo con la salsa di pomodoro e il parmigiano grattugiato, poi stenderlo su un piatto da portata in uno strato sottile, in modo che si raffreddi.
Nel frattempo, tagliare a dadini il fior di latte e strizzarla bene in modo da farle perdere il liquido di governo. Per fare i supplì, prendere con le mani un po’ di riso al pomodoro, schiacciarlo e mettere al centro un po’ di fior di latte, poi coprire con altro riso e manipolare il tutto compattandolo fino a formare un supplì dalla forma ovale e un po’ allungata. Procedere così con tutto il riso.
Per impanare i supplì, metter in un piatto la farina, in un altro il pane grattugiato raffermo e nel terzo le uova sbattute e leggermente salate. Passare i supplì con cura prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato. Fare riposare i supplì nel frigorifero per un’ora e poi friggerli in abbondante olio di semi di arachide. Il tempo di cottura sarà di circa 5 minuti o finché non saranno dorati. Servire immediatamente.
4 commenti
Vengono sempre a cena da me , mi hai rovinata con le tue ricette che adoro, ho iniziato con la torta di carote e zenzero che ho portato al lavoro, è stata un successo da “promozione” …. . Sono sicura che presto realizzi il tuo sogno di un ristorante a Roma, chiamami, voglio essere una fan ! I supplì a Roma sono una tradizione soprattutto se il sugo è realizzato con le “regaglie” di pollo, fegatini, rognone, cuore ecc, a chi piace è ovviamente gradita un tocco di questi anche accanto alla mozzarella che diventerà al telefono. Un grande affettuoso grazie e sempre complimenti.
AB
Ciao Alessandra grazie davvero! Mi hai fatto iniziare bene il lunedì, cosa per me difficile 🙂 E grazie per avere fatto la torta di carote e zenzero, forse una delle mie preferite! Finora non avevo avuto nessun feedback e pensavo giacesse sola e dimenticata! Aprire un ristorante non so, ma sto pensando all’home restaurant e alle lezioni di cucina con degustazione a casa… è una cosa che mi frulla in testa da un pochino… Adoro i supplì (e la pasta) con le rigaglie di pollo, ormai a Roma la trovo raramente… proverò a farla a casa e la vedrai sul blog! Un grande grandissimo abbraccio, Ada
Troppo invitanti!!!!!!
Ma grazie! Sono uno dei piatti preferiti di mio padre, quando viene a Roma li vuole trovare sempre a casa! Ti abbraccio!Ada