Oggi vi lascio una guida a Leonforte, piccolo e antico borgo della provincia di Enna e a un prodotto di eccellenza ad esso legato, le “pesche nel sacchetto”. Ovvero le pesche di Leonforte Igp, un prodotto di nicchia e di straordinaria qualità, come anche la Fava larga di Leonforte. In questo VIDEO ITINERARIO ti mostro la bellezza di questo piccolo comune dell’entroterra siciliano.
Visitare Leonforte, che conta oggi quasi 15mila abitanti, significa immergersi nell’ambiente siciliano dei piccoli borghi, per assaporare il gusto di quell’altra Sicilia che sfugge alle grandi rotte turistiche. Questo famoso centro della provincia di Enna, fondato nel 17esimo secolo dal principe Niccolò Placido Branciforti, è un paese solenne, dorato e arrampicato sul pendio di una collina sopra i 600 metri sul livello del mare. Anticamente sede dell’insediamento di Tavas, l’attuale Leonforte fu centro bizantino, arabo e normanno. Il nome ‘Leonforte’ fu dato dallo stesso Niccolò Branciforti in omaggio al proprio simbolo araldico: un leone rampante che regge uno stendardo. E non dimenticare, se ai a Leonforte, di visitare anche la bellissima e vicina AGIRA.
LA GRAN FONTE DI LEONFORTE
Di Leonforte si conosce soprattutto la Gran Fonte, detta anche “fontana dei 24 cannola”, in dialetto siciliano. Un abbeveratoio monumentale in stile Rinascimentale-Barocco costruito a metà del 1600 e lungo 25 metri da cui ininterrottamente sgorga acqua limpida da 24 cannelle di bronzo. La parte centrale è sormontata dallo stemma della potente famiglia Branciforti. Da qui, si gode un bellissimo panorama su un territorio ricco di acqua e di vecchi mulini. La Gran fonte è sempre molto suggestiva da visitare. Il consiglio è di andarci a metà mattina, quando il sole fa brillare le pietre e quando gli archi inquadrano un panorama di cieli alti e turchesi. Al tramonto, la Gran Fonte si tinge di rosso oro ed è ben illuminata la notte.
LA PESCA DI LEONFORTE IGP
Tra i prodotti da acquistare, sicuramente la fava larga di Leonforte è un’eccellenza agroalimentare da non perdere. Ma il prodotto più famoso di questo paese della provincia di Enna è la Pesca di Leonforte Igp, conosciuta come la pesca nel sacchetto. Si tratta di una pesca tardiva, succosa, profumatissima che viene coltivata a Leonforte e in altri 4 comuni della provincia. Di fatto, la Pesca di Leonforte è una una nicchia e un’eccellenza da tutelare. Il marchio Igp è stato ottenuto nel 2010. Questa pesca si può gustare fino a novembre inoltrato. E in questo VIDEO ti porto con me a raccogliere le pesche di Leonforte di settembre!
Dietro questa produzione, c’è un grande lavoro di tipo artigianale. Nella fase di maturazione, la pesca viene chiuse a mano in un sacchetto di pergamena per fare in modo che cresca protetta dalle mosche e dalle intemperie. Anche la raccolta è fatta completamente a mano. Sono molto versatili in cucina e si possono utilizzare per numerose preparazioni, a partire dalla confettura fino alle pesche sotto sciroppo. Passando per tanti buonissimi dolci come la CROSTATA CON CREMA FRANGIPANE AL PISTACCHIO E PESCHE. La Pesca di Leonforte Igp si può acquistare online oppure si trova in alcuni supermercati italiani, a un prezzo lievemente superiore alle medie delle altre pesche italiane. La qualità è garantita.
COSA VEDERE A LEONFORTE
- la Gran Fonte
- le rovine del castello di Tavi, detto “u Castiddazzu”, fortezza di origine bizantina, poi elemento di difesa arabo, normanno e infine sede della “Baronia di Tavi
- piazza Margherita, costruita a forma circolare sul modello dei famosi Quattro canti di Palermo
- la Villa Comunale
- Piazza 4 Novembre
- Palazzo Branciforti
- la Chiesa dei Cappuccini (con al suo interno delle sculture del Gagini e il sarcofago della principessa Caterina)
- la Chiesa Madre San Giovanni Battista
- la Chiesa di Santo Stefano
- la Riserva naturale orientata Monte Altesina (nei territori compresi tra Leonforte e Nicosia)
DOVE MANGIARE A LEONFORTE
- Osteria Ammangiari
- Ariturismo Canalotto
COSA COMPRARE A LEONFORTE
- Leonforte è un centro agricolo con una splendida campagna, dove si producono grano, olio ma soprattutto prodotti di nicchia come la fava larga (con cui preparare un gustoso macco di fave siciliano), la lenticchia nera delle colline ennesi e soprattutto la pesca settembrina Igp (tardiva), chiamata anche “pesca nel sacchetto”.
- I gioielli 100% made in Sicily di Giuliano di Franco.
2 commenti
Se non fosse x i siciliani che ancora si lasciano usare dai delinquenti vestiti da politicanti , la Sicilia sarebbe un’eccellenza italiana tutta da visitare e da vivere ❤️
Andrea buongiorno, condivido l’idea della Sicilia come eccellenza, ma sulla questione dei siciliani, pur non dandoti torto in senso assoluto, ti chiederei di non generalizzare per non offendere tutti quei siciliani onesti e combattivi che non si lasciano usare per nulla. Ce ne sono tanti, credimi. Un caro saluto, Ada