Struffoli di Carnevale in Campania, pignoccata nella Sicilia occidentale, pignolata in quella orientale e in Calabria, pinos in Sardegna, cicerchiata in Abruzzo e in Umbria. Le ricette di DOLCI DI CARNEVALE si snodano, con variazioni lessicali, lungo tutta la penisola. Tra le più amate ci sono sicuramente le CHIACCHIERE e gli struffoli, che si preparano da tradizione sia per Natale, sia per Carnevale. Ricordo che, quando ero piccola, i panifici di Messina erano pieni di piramidi di pignolata fritta, come la chiamiano noi, grondante miele. A Messina esiste poi una versione peculiare di pignolata, chiamata “pignolata messinese” che è cotta in forno e ricoperta da una spessa glassa al limone e al cioccolato.
Vi suggerisco di leggere il mio articolo sulle RICETTE DI DOLCI REGIONALI PER CARNEVALE per trovare tantissime ricette regionali di Carnevale golose semplici da realizzare.
Gli ingredienti giusti per struffoli di Carnevale perfetti
Anche se il nome cambia, la ricetta degli struffoli è sempre più o meno la stessa: un impasto povero a base di farina, uova, poco o niente zucchero, scorza di agrumi, strutto e un goccio di liquore, che viene tagliato a pezzetti e poi fritto e condito con miele e altra scorza di agrumi. La ricetta degli struffoli è semplicissima, ma ci sono alcune piccole accortezze da seguire: innanzitutto, non esistono struffoli senza lo STRUTTO. Non vi venga in mente di sostituirlo con burro o olio. Ancora, abbondante nell’uso della SCORZA DI AGRUMI, che dà colore e profumo agli struffoli. Non eliminate il LIQUORE, che serve per dare leggerezza all’impasto e per mantenere gli struffoli croccanti più a lungo: potete usare il liquore che preferite, tanto l’alcol in cottura evapora e così pure il gusto.
Il liquore tipico degli struffoli è quello all’anice, io invece ho usato il Maraschino, ma potete usare Strega, Limoncello, Anisetta, Rum o Cointreau, come preferite. Quando preparate i pezzetti di impasto degli struffoli da friggere, ricordate che in cottura triplicheranno, quindi fate dei PEZZETTI PICCOLI, anzi piccolissimi se non volete ritrovarvi con struffoli grandi quanto polpette. Friggete in OLIO di semi di arachide o di girasole alto oleico, sempre con un termometro che vi indichi i 165-170 gradi necessari e cambiate l’olio a metà frittura. ASPETTATE almeno 6 ore prima di assaggiare gli struffoli: non scherzo, è il tempo minimo necessario perché prendano la giusta consistenza croccante e perché il miele, inizialmente cristallizzato, torni appiccicoso. Altrimenti come potreste leccarvi le dita? E ricordate che, con le dosi che vi do, farete una montagna di struffoli. buona giornata!
4 commenti
Io li faccio anche mettendoli su una foglia di limone.
Ma che bella idea. Se mai trovassi delle foglie di limone fresche e biologiche qui a Roma sicuramente proverò. Grazie del suggerimento e benvenuto, Ada
Li adoro li ho mangiati anche a Natale
Grazie
Un bacione
In Sicilia si usano per Carnevale! Un abbraccio, Ada