Oggi vi lancio una idea golosa: ecco dieci ricette per un pranzo di Ferragosto tutto siciliano. Se vi va, quest’anno vi invito a trascorrere un 15 agosto con tutti i sapori e i profumi della mia isola, portando in tavola le più golose e conosciute specialità estive della Sicilia. A trionfare sono le ricette più tradizionali e ce n’è per tutti i gusti. Dalla pasta alla Norma a quella con le sarde, passando per gli arancini di vario tipo e i diversi tipi di braciole (involtini) e i classici contorni di rinforzo, come la caponata di melanzane. Per concludere con l’immancabile gelo di anguria. Molti di questi piatti sono perfetti anche se avete in programma un picnic o una gita fuori porta sia al mare sia in montagna.
Gran parte di queste dieci ricette per un pranzo di Ferragosto tutto siciliano è di facile esecuzione. Anzi, qualcuna deve essere preparata in anticipo, perché le cose buone hanno bisogno di tempo per diventare ancora più buone. E in questo modo avrete più tempo per organizzarvi e fare tutto con calma, in caso di giornate molto calde.
Ovviamente, la Sicilia a tavola è tanto ricca quanto varia da provincia a provincia. Anzi, spesso all’interno della stessa provincia ci sono tradizioni culinarie molto differenti.
ARANCINI O PASTA AL FORNO, UN CLASSICO DEL FERRAGOSTO SICILIANO
Su alcune cose, però, andiamo tutti d’accordo: come gli arancini o le arancine, a seconda della zona. Conditi nei modi più svariati: dagli ARANCINI MESSINESI con la mortadella nel ripieno, alle tradizionali arancine palermitane ROSSE CON IL RAGU’ oppure BIANCHE AL BURRO. Senza dimenticare gli strepitosi ARANCINI CATANESI AL PISTACCHIO.
Ancora, trionfa sulle tavole siciliane la classica pasta al forno, che nel palermitano è per tradizione il classico TIMBALLO DI ANELLETTI SICILIANI, avvolto nelle melanzane fritte e con uno dei formati di pasta più curiosi di sempre. Nel messinese, questo piatto si trasforma nella PASTA INCASCIATA, tanto amata dal Commissario Montalbano di Andrea Camilleri, con un ragù di carne, salame, uova sode, melanzane fritte, piselli e formaggio. Una vera bomba di gusto e di calorie. Nel catanese è immancabile invece la PASTA ALLA NORMA, ormai famosa in tutto il mondo. Una ricetta tradizionale siciliana molto amata anche a Messina, nella variante con la ricotta al forno anziché ricotta salata.
Per chi ama il pesce, la scelta è obbligata: il pranzo di Ferragosto siciliano è all’insegna della PASTA CON LE SARDE, con il suo indimenticabile aroma di finocchietto selvatico. Magari seguita dalle tradizionali SARDE A BECCAFICO come secondo piatto. O dalle ALICI IN TORTIERA ALLA SICILIANA, facili e sfiziose, perfette anche da portare in un pic-nic.
LE BRACIOLE DI CARNE O DI PESCE, ALTERNATIVA MESSINESE ALLA GRIGLIATA DI FERRAGOSTO
In realtà, il Ferragosto siciliano ha una spiccata preferenza per i piatti di terra rispetto a quelli di mare, forse anche a causa dell’usanza diffusa di festeggiare il Ferragosto con una gita fuoriporta. Tra i secondi é gettonatissima la classica grigliata di castrato e spuntature di maiale nero dei Nebrodi.
Ma il mio piatto preferito sono sicuramente le BRACIOLETTE ALLA MESSINESE DI CARNE (le più amate, con manzo, vitello o maiale), sia di PESCE SPADA o di SPATOLA(pesce bandiera).
I CONTORNI DI FERRAGOSTO CON SUA MAESTA’ LA MELANZANA
Come a Natale in Campania si usa preparare l’insalata di rinforzo, anche in Sicilia ci sono i tipici contorni di Ferragosto, che contribuiscono ad alzare ulteriormente l’imponibile calorico del pranzo. Tutti sono a base della verdura regina dell’estate siciliana: la melanzana. Ecco, quindi, la CAPONATA DI MELANZANE, la PARMIGIANA e le golosissime POLPETTE DI MELANZANE, da provare anche nella sfiziosa versione AL SUGO DI POMODORO. Tre piatti da preparare in anticipo, comodissimi anche se avete deciso di organizzare un picnic in famiglia o tra amici..
IL DOLCE DI FERRAGOSTO, NON SOLO CANNOLI
Se avete deciso di preparare un menù a base di ricette siciliane per Ferragosto, adesso non vi resta che pensare al dolce. Il dolce più tradizionale, rinfrescante, leggero che posso suggerirvi è sicuramente il GELO DI ANGURIA. Una ricetta tradizionale palermitana, buonissima anche nella versione “trasportabile”, ovvero quella della CROSTATA COPERTA AL GELO DI ANGURIA. In alternativa, provate l’aromatico e romantico GELO DI CANNELLA.
So che molti di voi si stupiranno per la mancata chiusura del pranzo siciliano di Ferragosto con i tradizionali CANNOLI SICILIANI. Dovete però sapere che la ricotta di pecora, ingrediente principe dei cannoli siciliani, in estate non si trova frequentemente, perché le pecore sono in fase di asciutta (fase di riposo in cui non si produce latte). Viene sostituita dalla ricotta vaccina, che è meno saporita. In ogni caso, se volete ugualmente preparare i cannoli, potete seguire anche la mia VIDEO RICETTA PASSO PASSO.
VINO O BIRRA? COSA BERE NEL FERRAGOSTO SICILIANO
Cosa bere in abbinamento a queste dieci ricette per un pranzo di Ferragosto tutto siciliano? La birra, servita molto fresca, è la nostra prima scelta di abbinamento per queste ricette tradizionali, soprattutto in caso di picnic. Anche perché, rispetto al vino, le birre hanno spesso una minore gradazione alcolica. Ottima soluzione quando c’è un grande caldo. La “Birra dello Stretto”, prodotta dal Birrificio Messina, è quella che suggeriamo di provare con gli arancini alla messinese.
Per le polpette di melanzane scegliamo la Birra Messina Cristalli di sale, nata da un accordo tra Heineken e il Birrificio Messina: fresca e beverina. Per accompagnare la parmigiana di melanzane suggeriamo “Tifeo”, una robusta belgian ale del birrificio Epica di Sinagra. La birra perfetta per la pasta alla Norma è invece la Tari Oncia, una doppio malto del birrificio Tarì di Modica. Per la caponata, infine, vi suggeriamo “Himera”, una lager artigianale del birrificio Semedorato di Caltanissetta.
Veniamo al vino. Per il timballo di anelletti vi consigliamo il Donnafugata brut rosé, dai profumi fruttati, speziato ed elegante. Per le braciole di pesce spada e di pesce spatola, il vitigno Grillo è quello più indicato: la nostra scelta è “Aegades”, Doc Erice di Casa vinicola Fazio, in provincia di Trapani. E se il vino bianco si abbina al pesce, con le braciole alla messinese di carne abbiniamo Chiaramonte, un elegante Nero d’Avola della cantina Firriato.
La pasta con le sarde sembra nata per essere accompagnata da “Pietramarina”, un Etna bianco superiore Doc delle Cantine Benanti, vino elegante e complesso, prodotto da un’azienda storica del vulcano siciliano. Con la pasta incasciata non potevamo non scegliere vino messinese: un Faro Doc della Tenuta Enza La Fauci, proprio di Messina (contrada Spartà). Infine, con il gelo di anguria concedetevi il lusso di un passito di Pantelleria Doc. Dalla pietra nera di quest’isola incantata e sferzata dal vento nasce “Nes”, prodotto dalle Cantine Carlo Pellegrino, dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.