Conoscete le Fave dei morti? E’ una ricetta dolce laziale, ma diffusa in tutto il Centro Italia, che si prepara nel periodo della commemorazione dei Defunti e Ognissanti. La ricetta, di facile esecuzione vedete nella VIDEO RICETTA, arriva direttamente da Pellegrino Artusi. Che nell’introduzione a questo dolce semplice ricorda come le fave fossero in antichità una offerta funebre agli dei infernali. Perché si credeva che all’interno delle fave fossero racchiuse le anime dei morti.
Oggi le fave dei morti sono uno dei dolci tradizionali del periodo che ruota attorno all’1-2 novembre, come le Ossa di morto siciliane o le Rame di Napoli. La ricetta è davvero semplice. Rispetto alla versione dell’Artusi, io ho apportato due piccole modifiche. Innanzitutto ho diminuito la quantità di zucchero da 100 a 80 grammi, per me più che sufficienti. Ancora, ho deciso di usare mandorle non pelate, sia perché mi piace la grana e il gusto rustici di questi biscotti, sia per avere una maggiore quantità di fibre. Sentitevi liberi, se preferite, di usare mandorle pelate per ottenere dei biscotti più raffinati.
L’ideale sarebbe dare ai biscotti una forma simile a quella delle fave: non è difficile, come vedete nella VIDEO RICETTA. Si tratta di dolci molto duri (induriscono una volta freddi), che tendono a diventare più friabili nei giorni seguenti alla preparazione. Ecco perché vi suggerisco di gustarli almeno un giorno dopo averli preparati. Serviteli con del vino dolce o una grappa barriccata. E buona giornata!