Caciocavallo alla Argentiera: oggi vi presento una ricetta tradizionale siciliana. Umile, con pochissimi ingredienti. Il protagonista di questo piatto di origini palermitane è il formaggio,: che deve essere, per l’appunto, un caciocavallo palermitano (a latte vaccino e a pasta dura e filata, di forma quadrata). Oppure un caciocavallo ragusano Dop (anche questo vaccino e di forma quadrata) ma è possibile usare anche una provola dei Nebrodi Dop, con una stagionatura media. Guardate come è semplice da preparare nella VIDEO RICETTA PASSO PASSO. Si tratta di uno dei tanti piatti poveri, frutto dell’ingegno dei siciliani, che hanno come ingrediente principale il formaggio come, ad esempio, in queste altre ricette: TUMA FRITTA ALLA SICILIANA, POLPETTE DI PECORINO e POLPETTE DI RICOTTA AL SUGO.
Ingredienti e consigli per un caciocavallo alla Argentiera perfetto
Il caciocavallo palermitano (Prodotto agroalimentare tradizionale, Pat) e il caciocavallo ragusano (o provola ragusana Dop) sono entrambi formaggi a base di latte vaccino, a pasta dura e filata, con diverse stagionature. Per questa ricetta è meglio usare un formaggio a media stagionatura, né troppo fresco (si scioglierebbe), né troppo duro (il piatto risulterebbe troppo salato). Per un cacio all’Argentiera perfetto è importantissimo tagliare il formaggio a fette di un centimetro di spessore (al massimo 1,5 centimetri). Il caciocavallo ha la tipica forma rettangolare, più facile da affettare della provola. Per questa ricetta, si possono utilizzare anche altri formaggi: Caciocavallo Silano Dop, Caciocavallo del Molise, Caciocavallo Podolico della Campania.
Gli altri ingredienti di questa ricetta sono l’olio extravergine di oliva, un goccio di aceto con un pizzico di zucchero e l’origano. Potete usare origano fresco o secco, a secondo della stagione, ma ricordate che deve essere un origano vero e profumatissimo. Quello da ‘scuccciuliare’,, che significa sgranare una volta quando è secco, per conservare tutto l’anno il meraviglioso e balsamico profumo di questa erba aromatica straordinaria. A casa, in Sicilia, sgranare l’origano per l’inverno è uno dei riti di fine estate.
Ricordate che il caciocavallo alla Argentiera si serve molto caldo, con la crosticina dorata croccante e la parte interna morbida e fusa. A mio parere, il contorno perfetto di questa ricetta è una fresca insalata di pomodori, con aglio e basilico. La semplicità paga sempre.
Le origini del caciocavallo alla Argentiera
La storia delle presunte origini di questa ricetta è nota, ma ve la riassumo brevemente. La sua invenzione sarebbe da attribuire alla moglie di un argentiere palermitano caduto in disgrazia: la coppia abitava in via dell’Argenteria e la donna, per non fare capire che erano in difficoltà economiche, al posto del “coniglio alla stimpirata” (ricetta che si fa con origano e aceto) preparò il formaggio. Meno costoso, ugualmente buono e dal profumo straordinario. Nessuno, per le vie di Palermo, avrebbe potuto immaginare che il piatto che profumava così tanto fosse solo umile formaggio e non il più costoso coniglio.
A questo punto non mi resta che consigliarvi di dare una occhiata a tutte le mie RICETTE SICILIANE e augurarvi buona giornata.