Baci di Pantelleria o baci panteschi. Se avete letto il mio ITINERARIO DI VIAGGIO A PANTELLERIA o avete già visitato quest’isola aspra e forte, meravigliosa e fiera, avrete già sentito parlare di questa ricetta dolce deliziosa. Si tratta di una ricetta tradizionale siciliana meno nota di altre ma da salvare, fare e rifare. I baci panteschi sono il dolce simbolo di Pantelleria e rispecchiano perfettamente la sua essenza: semplicità e eleganza. Anche in questo dolce protagonista è la ricotta di pecora, uno dei pochi animali allevati a Pantelleria. Stavolta la ricotta non è racchiusa da un morbido pan di Spagna come nella CASSATA SICILIANA o nei SOSPIRI DI MONACA, o da una scorza croccante come nei CANNOLI SICILIANI, ma da una frittella a forma di fiore.
Il nome “baci” deriva dal fatto che le frittelle farcite di ricotta sono ‘accoppiate’ a due a due, come nel caso dei deliziosi BACI DI DAMA o delle golosissime PESCHE DOLCI. E visto che sono particolarmente buona, ho girato anche un breve video tutorial del procedimento dei baci di Pantelleria che potete vedere su Vimeo.
Tutti i miei consigli per baci panteschi perfetti
Per preparare i baci di Pantelleria vi servono gli stampi per fare le frittelle: io li ho comprati su Amazon, ma si trovano anche nei negozi specializzati. La ricetta è molto facile: dovete fare una pastella a base di lievito di birra secco, friggere le frittelle in modo che siano gonfie e dorate. E poi farcirle con la crema di ricotta, zucchero e gocce di cioccolato.
Ho girato anche un breve video tutorial sul procedimento, ma questa è una ricetta davvero a prova di principianti. Il consiglio è di non farcire i baci panteschi in anticipo, altrimenti l’umidità della ricotta renderà le frittelle molli e pastose. Farciteli all’ultimo secondo e spolverizzateli con abbondante zucchero a velo, sono certa che in tavola vedrete espressioni incuriosite e sorprese prima, estatiche dopo. Con le dosi che vi lascio dovreste riuscire a preparare 9-10 baci panteschi. Se non amate la ricotta di pecora, potete utilizzare tranquillamente quella vaccina.
Ricordate sempre che la frittura deve essere fatta in immersione. E quindi in abbondante olio di semi di arachide o girasole alto oleico, e alla giusta temperature: 165 gradi. Per verificare che la temperatura sia esatta non mi stancherò mai di ricordarvi di acquistare un meraviglioso termometro da cucina. Mi raccomando, prima di iniziare guardate il VIDEO TUTORIAL.
Se volete, potete dare una occhiata a tutte le mie RICETTE DI DOLCI SICILIANI, dove sicuramente troverete qualcosa di tradizionale o di ispirazione siciliana da sperimentare.