Timballo di anelletti al forno alla siciliana: uno dei primi piatti più amati della Sicilia, il timballo estivo per eccellenza. Il timballo di anelletti siciliani tradizionale è ovviamente cotto al forno, ricoperto da fette di melanzane fritte, che formano un goloso scrigno farcito di pasta, uova sode, formaggio, pomodoro e altre melanzane (non dimenticate di sbirciare tra tutte le mie RICETTE CON LE MELANZANE).
La video ricetta passo passo del timballo di anelletti al forno alla siciliana
Potete studiare l’intero procedimento con tutta calma guardando la VIDEO RICETTA PASSO PASSO del timballo di anelletti alla siciliana sul mio canale YouTube. Vedrete che non è affatto difficile da preparare.
Una volta sformato, il timballo è una visione perfetta, quasi onirica. Fuori ha una crosticina dorata data dalle melanzane fritte ricoperte di pane grattugiato: quando si apre, gli anelletti iniziano a rotolare giù e fuoriesce il ripieno, Il formaggio filante, il giallo dell’uovo sodo. Un profumo celestiale. Alcuni utilizzano un leggero ragù di carne per condire il timballo di anelletti al forno al forno, al posto del semplice sugo di pomodoro. Io, quando le melanzane sono di stagione, preferisco usare la salsa di pomodoro.
Questa infatti è la versione estiva di una ricetta che in Sicilia si prepara anche in inverno con un goloso ragù: il TIMBALLO DI ANELLETTI SICILIANI AL RAGU’ con la sua golosa crosta brunita. Una ricetta che vi suggerisco di provare quando il clima sarà più adatto. C’è chi non rinuncia alle melanzane e le mette nel timballo anche d’inverno: io sono a favore di una rigorosa stagionalità dei prodotti della terra e quindi in inverno mi limito al ragù e aggiungo i piselli. Surgelati ovviamente. Non so se avete capito che questo timballo appena fatto finisce subito: se volete farlo avanzare avete un unico mezzo. Nasconderlo. Date una occhiata a tutte le mie RICETTE SICILIANE. Buona giornata!
46 commenti
Ciao! Avevo comprato a San Vito lo Capo degli anelletti senza precottura. Come faccio a cucinarli al forno?
Ciao Micaela, non capisco bene. Non esistono anelletti precotti, è pasta di grano duro come tutti gli altri formati. Per cuocerli in forno devi seguire le indicazioni normali, come riportato nella ricetta. Prima li lessi per metà del tempo di cottura consueto, poi li condisci e li metti in forno per il tempo indicato. Come se fossero rigatoni o un’altra pasta secca. Se hai ancora dubbi mi trovi qui. Ciao, Ada
Ciao Ada, dopo aver provato a Natale la versione “autunnale”, domenica farò questa, perchè ho a pranzo una persona speciale che ha però problemi di salute e nn può mangiare carne.. quindi questa è perfetta e poi… diciamocelo, è una scusa per farla solo perchè ne ho voglia 😀
Detto questo ti chiedo se posso prepararla il giorno prima…. e nel caso se mi conviene metterla in teglia e poi cuocerla il giorno dopo o cuocerla e il giorno dopo solo scaldarla…
Lo so che è una domanda stupida ma ci tengo a fare bella figura domenica… saremo in tanti e sono tutte persone a cui tengo tantissimissimissimo… grazie ancora sei più che bravissima e nn serva che sia io a dirtelo 😉
Ciao! Intanto grazie per l’apprezzamento e per la fiducia. Veniamo al nostro timballo. Io consiglio sempre di farlo il giorno in cui lo si consuma, perché il vero problema è che la pasta si scuocia. Se devi per forza farlo con un giorno di anticipo allora resta molto indietro sui tempi di cottura della pasta sia nella lessatura sia nella cottura in forno. Tieni da parte un po’ di sugo. Aggiungi il sugo di pomodoro sopra il timballo prima di scaldarlo, in maniera che risulti meno asciutto. Fammi sapere.
Immaginavo.. grazie Ada davvero… a questo punto per nn rischiare mi preparo il giorno prima il sugo le melanzane e le uova e il giorno stesso assemblo e inofrno… almeno sono tranquilla.
grazie grazie di cuore
pat
Concordo con la tua scelta. Se prepari tutto il giorno prima poi dovrai solo lessare la pasta, mescolare e infornare. Ti assicuro che non ti pentirai della scelta. Un carissimo saluto. Ada
Ada nn è stato un successo ma un successone enorme! E’ andata benissimo… grazie di cuore per tutto
buona giornata
Sono felicissima! Un abbraccio grande, Ada
Non sapendo decidermi tra la versione estiva e quella autunnale mi sono determinato per la loro fusione … Una quattro stagioni, insomma 🙂 Beh, ora va in forno per domani. Vediamo cosa ne esce. Ciao Ada!
Ciao Giovanni! Allora com’è andata questa versione ‘mista’? A occhio dovrebbe essere gustosissima! Fammi sapere, Ada!
Mi scuso per il tardivo riscontro (non avevo attivato le notifiche…). Cara Ada, il piatto ha avuto successo. Il giorno dopo era divenuto se possibile ancor più gustoso. Preparazione fantasmagorica paragonabile per ricchezza al solo “Tianu d’Aragona”. Viva la Sicilia!…
Grazie Giovanni! ne sono felice. Considera che è uno dei piatti simbolo della mia Sicilia, quindi mi fa ancora più piacere che l’abbiate apprezzato. Alla prossima allora! Ada
abito a verona, ho cercarto in tutti ipermercati ma non trovo gli aneletti per la pasta al forno. potete indicarmi dove posso comprarli. grazie
Li produce la barilla e forse la voiello. Ma al nord e’ un formato poco presente. Sui canali di vendita online di prodotti siciliani si trovano certamente. Potresti anche provare con il serv. clienti barilla per avere più info sui punti vendita. Ciao.
gli anelletti migliori di grano profumatissimo sono quelli di Libera terra in vendita nelle Coop. Sono di Parma ma appassionata, ho provato anche De Cecco e Tomasello che trovo all’Esselunga.
Grazie Luana! Proverò anche io se alla Coop di Roma trovo quelli di LIbera, che comunque forse hanno da Eataly! Grazie per la dritta! Ada
Nella macelleria caprini, a Negrar!!!
Grazie Sara. Maurizio prendi nota
Se può interessarti, io li ho acquistati della De Cecco, in un supermercato della catena Dok, non so se esista a Verona…
Ciao Ada, se credi potresti aggiungere al sugo e dopo cottura toglierli, 2 rametti di rosmarino, 2 foglie di alloro e 2 di salvia, ma anche dei cubetti di mortadella assieme al pomodoro; così completata diventa la pasta al forno messinese, ti garantisco il risultato.
Ciao Andrea, grazie del suggerimento. Accetto volentieri l’idea degli aromi, ma io mortadella e prosciutto con il pomodoro proprio non li gradisco! Lo so che a Messina la fanno così, ma per il mio gusto risulta un po’ troppo carica. Però fai bene a dare la variante, così chi leggerà potrà scegliere se metterla o meno la mortadella! Un abbraccio, Ada
Carissimi estimatori della cucina siciliana, se non sapete dove reperire gli anelletti (Tomasello) a Roma potete contattarci, oppure possiamo indicarvi dove trovarli.
Anche per la farina di ceci… 🙂
Facciamo anche spedizioni.
Saluti
Grazie Marco, prendo nota della tua segnalazione! A presto, spero che continuerai a seguire il mio blog. Ada
Certamente, con piacere. 🙂
parmigiano reggiano?Lambrusco ?ma siamo impazziti? Pecorino o caciocavallo e naturalmente Nero D’avola in purezza!
Ciao Armando, il caciocavallo o la provola ragusana sono già all’interno. Io preferisco il parmigiano al pecorino perché il pecorino rende il tutto troppo salato. Quanto al vino, preferiamo abbinare proposte diverse da quelle abituali. Il nostro pubblico non è solo siciliano e, dunque, chi vive in Sicilia potrà bene tranquillamente Nero D’Avola, ma chi vive altrove può scegliere tra altre possibilità.
ciao ragazzi
grazie!
ecco cosa preparerò domenica!!!
Ada ti abbraccio
<3
Uno dei miei piatti preferiti in assoluto!
li ho provati un po’ di tempo fa, i miei sono stati in Sicilia ed hanno portato un pacco di questa pasta… non nascondo che quando li ho visti non potevo mai pensare che erano così buoni!! 😛
la semola della pasta siciliana ha proprio un altro sapore, davvero ottima ma anche gli anelletti della barilla e della de cecco vengono fatti con quella stessa semola oppure è come quella dei formati normali?
inoltre, c’è un modo per far rimanere compatta la fetta dello sformato quando si serve?
Ciao Stefania! Allora, gli anelletti Barilla o De Cecco vanno bene lo stesso. Non sono ruvidi come quelli siciliani perché, come hai già capito da sola, sono fatti con la stessa semola dei formati normali, ma nel complesso non sono male. Per fare rimanere la fetta più ‘intatta’, i consigli sono due, sempre tenendo presente che gli anelletti tendono a scivolare l’uno sull’altro: condirli molto, con sugo, parmigiano, formaggio, cose che ‘tengano’ e poi farli intiepidire un poco prima di tagliare lo sformato. Più è caldo e il sugo fluido, più gli anelletti tendono a scivolare. Ciao Ada
Grazie mille!!
Certo!!! Molto volentieri, contaci!!! 😉 Un abbraccio!
Bellissima ricetta! e deve essere sicuramente squisita!!! 😛
Grazie. E’ una ricetta della mia tradizione familiare e per questo vi sono particolarmente legate. Sono felice che tu l’abbia apprezzata. Ada
Bellissimo mantenere le tradizioni, soprattutto familiari!! Brava!
Sicuramente una volta o l’altra la proverò!!! 😉
E mi farai sapere??? Ci tengo tanto ad avere dei riscontri reali sulle mie ricette. E’ chiaro che a me piacciono, ma l’importante è che piacciano agli altri, così non andranno perse…
devo dire che mi avete (hai) stupita: un piatto molto ricco, golosissimo con una pasta che non avevo mai sentito….domani la cerco subito! Va benissimo per il mio pranzo perfetto…ho già aggiunto il posto a tavola, grazie! lucia
Grazie Lucia, il tema del tuo contest per me è così bello (e bello anche il banner, proprio appetitoso) che volevo fare bella figura!!!
Un piatto favolosoooooooo !!!
Grazie!!!!
Che meraviglia!!!Se li trovo li proverò,sembra buonissimo!!!Saluti cari da Bologna laura
Ciao Laura! In un supermercato medio-grande li trovi di certo: li fanno – lo so perché li uso – Barilla, De Cecco, Garofalo e Rustichella…un caro saluto e grazie!!!!
Ciao Ada!
Come promesso sono passata e visto che mi piace molto il vostro blog mi sono iscritta anche io! Mi incuriosisce molto questo timballo, ho visto che sono in voga al momento questi anelletti!
Se avete piacere partecipate anche al mio contesta CAKE POP SEI?, ne sarei onorata 😉
http://lallina87.wordpress.com/2013/03/03/cake-pop-sei-il-primo-contest-di-unaltra-fetta-di-torta
A presto, Laura
Ciao Laura, grazie mille!!!!In Sicilia gli anelletti li abbiamo sempre usati tanto ma è vero, ora si stanno diffondendo lungo la penisola. Stavo proprio guardando le regole del tuo contest…non ho mai fatto un dolce su stecco. Non posso assicurare che ci riuscirò perché non mi resta molto tempo per sperimentare qualcosa di decente, ma ci provo. In ogni caso parteciperò senz’altro al prossimo, lo giuro. Un caro saluto e ancora grazie. Ada
La creatività non manca vedo, sono sicura che prima che me stupirai te stessa 🙂
No, grazie a Dio non manca, ma più sul salato..ma i tuoi dolci invece sono dei capolavori…