Pasta alla Carrettiera. L’avete mai provata? E’ uno dei miei piatti preferiti veloci preferiti: un piatto povero, contadino, come si evince dal nome. Si tratta di un sugo rapidissimo molto diffuso in Sicilia, ma credo in tutto il Sud Italia, con numerose varianti. Io vi lascio la ricetta che conosco sin da quando ero piccola, perché fa bella mostra di sé sulle pareti della cucina della mia casa al mare, su una collezione di piatti di ceramica che hanno come decorazione diverse ricette tradizionali dell’isola. In questa versione c’è il pomodoro, ma pochissimo, qualche dadino appena, e ci sono capperi e olive nere. Ovviamente è piccante e gli ingredienti fondamentali, quelli che non possono mancare mai nella ricetta, sono aglio e tantissimo prezzemolo. In Sicilia la arricchiamo anche con pane abbrustolito grattugiato, oppure scaglie di ricotta salata o di cacio ricotta, ma potete usare tranquillamente un pecorino stagionato Dop. La ricetta originale prevede solo l’uso di aglio crudo, olio e prezzemolo (talvolta accompagnati da una grattata di pane secco), ma quella che vi propongo e che è tipica del messinese prevedere che aglio, prezzemolo e pomodoro vengano fatti saltare un minuto appena nell’olio caldo, quindi vengono aggiunti gli altri ingredienti. Qui è proprio il caso di dire “povero ma buono”!
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Spaghetti alla carrettiera
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Gnocchi di ricotta (al pomodoro)
Gnocchi di ricotta. Li avete mai assaggiati? Facilissimi da fare, si preparano in 10 minuti e restano sempre morbidi. A differenza degli gnocchi di patate, che personalmente adoro, ma la cui riuscita dipende al 90% dalla qualità delle patate, gli gnocchi di ricotta vengono sempre bene: io uso la ricotta di pecora, più asciutta e saporita, ma potete usare anche quella vaccina (basta che la mettiate in un colapasta a perdere un po’ di liquido per qualche ora) e quella di capra. Gli gnocchi di ricotta si possono anche surgelare e consumare entro un paio di settimane, mettendoli in acqua ancora congelati. Sono perfetti con ogni tipo di sugo, da quelli più semplici come burro e salvia o pomodoro (secondo me perfetto, perché l’acidità del pomodoro contrasta con la dolcezza della ricotta) fino a sughi più complessi come ragù di carne. E potete anche prepararli alla sorrentina, con pomodoro e mozzarella, e metterli in forno senza timore che si disfino. Questa ricetta è uno dei miei jolly in cucina: gli gnocchi di ricotta piacciono a tutti, e visto che li preparerete con le vostre mani riuscirete a sorprendere gli ospiti con la vostra straordinaria abilità (basta che non raccontiate a tutti quanto sono semplici da preparare). Guardate il video tutorial sul procedimento, così potrete prepararli stasera stessa e, se vi va, iscrivetevi al mio canale You Tube per restare sempre aggiornati sulle video ricette. Buona giornata!
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Spaghetti con crema di fave, vongole, triglie e mandorle tostate
Buongiorno, oggi un piatto primaverile, ricco di colori e di sapori: spaghetti con crema di fave fresche, con vongole, triglie e mandorle. L’ho creato in abbinamento a un vino particolare, siciliano, che si chiama Ficiligno, dell’azienda vitivinicola Baglio di Pianetto, a Santa Cristina Gela. Mi hanno chiesto di immaginare un piatto che sposasse ed esaltasse i profumi di questo bianco, il cui nome deriva da quello di una pietra locale di natura silicea, che nasce da un blend di uve Insolia e Viognier. Sono vitigni che hanno caratteristiche ben precise: la struttura, il corpo e la morbidezza dell’Insolia, unite alla freschezza, all’eleganza e ai profumi intensi di frutta tropicale del Viognier. Per me è stato facile pensare a un piatto dai sentori vegetali, salini, freschi, che richiamasse nei profumi la mia terra e il mio mare, fotografando la complessità e la sensualità di questo vino. Il leggero retrogusto amaro della crema di fave fresche, omaggio al nostro ‘macco’, dà struttura al piatto, come anche la nota sapida delle vongole, poi arriva la dolcezza delle triglie e dei piselli, e il croccante della mandorla tostata siciliana. Da ultimo, la nota fresca e agrumata del limone. Baglio di Pianetto ha anche realizzato due video per descrivere i nuovi vini (Ficiligno e Cembali, un Nero d’Avola al 100%), e vi invito a guardarli perché non parlano tanto del vino, quando del territorio da cui ha origine, la mia amata Sicilia. Le colline dolci, ricoperte da viti, che digradano verso il mare, e il barocco della Val di Noto, con i profumi delle mandorle e l’eco della vita che ogni giorno va in scena, sono un panorama e una emozione che avrò sempre negli occhi e nel cuore.
Spaghetti con crema di fave, vongole, triglie e mandorle